Mag 042012
 

Ammetto di essere un accanito sostenitore di VMWARE.

Da anni ho l’occasione di utilizzare in ambito aziendale soluzioni basate su ESXi4.x e 5.x e di apprezzarne la flessibilità e la robustezza.

Il fatto che tali prodotti siano anche offerti con un licensing gratuito (e senza grosse limitazioni funzionali) li rende ancora più attraenti.

Ma non è nel mio carattere fossilizzarmi su un’unica (seppur buona) soluzione.

L’occasione per scatenare la mia voglia di sperimentare qualche alternativa è giunta quasi un anno fa quando una piccola fumata grigia ha posto fine alla travagliata esistenza del mio server domestico.

Dovendo procedere con ristrutturazione forzata del network casalingo ho deciso di impegnare un budget non superiore ai 200 euro.

Impresa non facile visto che le esigenze, cresciute con gli anni insieme alla famiglia ed ai bimbi che hanno bisogno di un accesso “sicuro” ad internet, erano degne del CED di una piccola/media azienda:

  • rete sezionata in 3 sottoreti: WAN, DMZ, e LAN
  • firewall appliance con proxy sicuro (filtro dei contenuti/antivirus)
  • 2 server LINUX in DMZ per la parte web ed altre cosette
  • centralino VOIP in DMZ
  • server di storage in LAN  per condivisioni varie
  • possibilità di installare nuovi server e desk al volo per test.

Il budget è stato interamente dedicato all’acquisto di una mainboard con processore dual-core  64 bit e 8 GB di ram. Il tutto è stato assemblato in un case di recupero insieme ad un disco da 2TB tolto da un unità USB distrutta e 3 schede di rete dalla cassetta dei ferri vecchi….

Provare ad installare VMWARE su un accrocchio del genere sarebbe stato tempo perso!

Per far girare windows (quando serve…)  sulla mia workstation Ubuntu, ho da tempo sostituito VMWARE  con KVM/QEMU e, alla luce di questa positiva esperienza,  ho voluto provare a cimentarmi con un’ installazione server decisamente più impegnativa, ma potenzialmente risolutiva per il mio problema domestico.

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Feb 232012
 

 

NGINX web server

Secondo Netcraft all’inizio del 2012 Nginx ha sopravanzato IIS  nella classifica dei siti attivi.

E’ solo un primo sorpasso in quanto nelle altre classifiche (Top Server /Top Servers Across the Million Busiest Sites) il webserver di Microsoft mantiene momentaneamente il secondo posto dietro all’ottimo Apache.

Ma è solo questione di tempo in quanto il trend di crescita di Nginx lascia ben sperare…

Per chi non conoscesse Nginx si tratta di un webserver opensource ad altissime prestazioni.

Feb 222012
 

Apache WEB server

E’ uscita l’attesa major release (2.4.1) del più diffuso webserver al mondo.

Potete leggere qui in dettaglio le numerose novità introdotte dalla nuova versione.

Si notano ottimizzazioni delle prestazioni (p. es minor uso della memoria) nuove direttive per la configurazione e una quantità non indifferente di nuovi moduli oltre che miglioramenti per quelli già presenti nelle versioni precedenti.

Ago 122011
 

Per chi non lo conoscesse si tratta di un tool totalmente gratuito di rilevazione e rimozione dei rootkit per i seguenti sistemi windows:

NT, 2000, XP, VISTA, 7

E’ piuttosto sofisticato e rileva processi nascosti, attività sospette di driver, file nascosti, settori del disco nascosti etc.

Per download ed informazioni:

http://www.gmer.net/

Mag 252011
 

Amazon EC2 (Amazon Elastic Compute Cloud) è un servizio di cloud computing a capacità scalabile/ridimensionabile, erogato con modello “pay per use”: si paga solo per il tempo e le risorse utilizzate.
Consente di creare “istanze” contenenti sistemi operativi.
Sono disponibili “immagini” preconfigurate per varie distribuzioni Linux e Windows server.

I prezzi sono piuttosto abbordabili anche paragonati con quelli di altri gestori che offrono servizi di VPS.

Per chi volesse effettuare una prova gratuita viene offerta la possibilità di far girare a tempo pieno un’istanza “micro” Continue reading »

Apr 142011
 

Partiamo dal caso reale: mi trovo a dover migrare un certo numero di account dal vecchio server DOMINO ad uno di tipo differente.

Ciascun account contiene una struttura di cartelle piuttosto complessa e un gran numero di messaggi (alcuni più di 30.000).

Stimo un totale che supera abbondantemente il mezzo milione di messaggi da migrare (chissà perchè la gente non cancella mai niente 🙂 ).

Fallito miseramente l’utilizzo del tool che gira sotto windows fornito dal provider del nuovo server e fallito al primo tentativo lo spostamento con client (TB impallato ripetutamente…..) mi trovo a dover cercare una soluzione differente ed affidabile.

La prima scelta, confortata da un certo numero di messaggi sui forum che ne esaltavano le grandi qualità è imapsync.

Il prodotto è scritto in PERL e fa già parte dei pacchetti diponibili per la maggior parte delle distribuzioni LINUX.

Purtroppo le ultime versioni non sono free, ma acquistabili per una cifra irrisoria.

Utilizzando il pacchetto disponibile su rpmforge scopro che:

  • è in grado di migrare in automatico ricostruendo pari pari tutta la struttura di cartelle IMAP
  • riesce a sincronizzare gli account. Cioè se lo fermo e lo rilancio, non mi trasferisce nuovamente le mail già copiate
  • supporta il protocollo SSL (indispensabile)
  • con un semplice bash script si può far lavorare su una lista di account (file .CSV) elaborandoli in sequenza consentendo di automatizzare migrazioni grosse.

Provandolo sul mio account (circa 16.000 messaggi) scopro che la migrazione è veloce ed assolutamente indolore. Mi ricrea tutte le cartelle uguali sul nuovo server e trasferisce tutti i messaggi. Rispetto al copia/incolla  con TB è veramente una festa.

Dopo avere creato il file .CSV con tutti gli utenti da migrare, l’ho lanciato più volte (la copia ha richiesto un intervento manuale per eliminare un messaggio che bloccava il procedimento). In pochissimi casi ha creato dei messaggi duplicati sui quali sono intervenuto con un altro ottimo prodotto che meriterebbe una trattazione a parte: imaptools (in particolare delIMAPdups).

Insomma un piccolo software che vale la pena tenere sul nostro PC portatile e che può semplificare la vita in alcune situazioni.

Ultima nota: esiste una versione windows sempre acquistabile per un importo veramente modesto.